Presentazione

di Mario Camatti (*)

Con il riconoscimento, in data 7 maggio 2001, della personalità giuridica da parte della Prefettura di Roma della Fondazione “Prof. Massimo D’Antona (Onlus)” le Organizzazioni Sindacali rappresentative del personale del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale hanno sostanzialmente realizzato l’obiettivo, posto da anni, di creare uno strumento finalizzato alla assistenza sociale e culturale del personale dipendente dal Ministero del Lavoro.

Il D.P.R. n. 520 di riorganizzazione centrale e periferica del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, emanato in data 19/03/1955, nel disporre l’inquadramento in ruolo dei dipendenti ha previsto, fra le altre cose, la continuità della attività del Fondo per tutto il personale dipendente dal Ministero del Lavoro immesso in ruolo.

La legge 16 maggio 1956 n. 562 aveva poi previsto la sistemazione giuridica ed economica di 6.000 collocatori comunali nonché l’assunzione di Corrispondenti per l’espletamento dei compiti relativi al collocamento nei Comuni e località di minor importanza. La stessa ha istituito una gestione speciale per il trattamento di liquidazione, già previsto per i dipendenti a contratto degli Uffici del Lavoro art. l0, presso il Fondo di Previdenza.

Con la istituzione del ruolo dei Collocatori comunali, disposta con legge n. 1336 del 21/12/1961, che prevedeva il mantenimento ad esaurimento della gestione speciale collocatori del Fondo di Previdenza veniva sostanzialmente modificato dalla legge n. 815 del 14 agosto 1971, articolo unico, che al 4° comma detta “ultimata la devoluzione all’ENPAS – dovuta per il riscatto del servizio prestato nella posizione di contrattista ai sensi della legge n. 562 del 16.5.56 – le eventuali eccedenze restano di pertinenza della categoria interessata e saranno utilizzate secondo le modalità da concordarsi tra i Ministero del Lavoro o della Previdenza Sociale e la categoria stessa”.

Con il collocamento in quiescenza di tutti i collocatori iscritti al Fondo di Previdenza e ultimate le devoluzioni dell’ENPAS ed al Tesoro delle rispettive competenze, il Fondo stesso non poteva che essere messo in liquidazione, come sollecitato per altro dalla stessa relazione sulla verifica amministrativa-contabile effettuata dalla Ragioneria Generale dello Stato in data 31 luglio 1995, previo accordo tra le Organizzazioni Sindacali rappresentanti della categoria interessata ed il Ministero del Lavoro per l’utilizzo delle eccedenze.

Le proposte delle Organizzazioni Sindacali della categoria di costituire una Fondazione, con lo scopo principale di attuare quanto previsto dall’art. l0 del D.Lgs. n. 460 del 4/12/1997 ed in particolare “iniziative intese a mediare a favore degli iscritti finanziamenti” e quindi per lo specifico continuare l’attività del Fondo medesimo, non hanno trovato un riscontro positivo per la posizione assunta dal Ministero del Tesoro sulla natura giuridica del Fondo di Previdenza.

A seguito di una diffida legale al Ministro del Lavoro On.le Tiziano Treu da parte delle Organizzazioni Sindacali di categoria, grazie alla disponibilità del Capo Gabinetto e del Vice Capo Gabinetto del Ministro del Lavoro, Avv. Massimo Massella Ducci Teri e Dott. Maria Teresa Ferraro e del Consigliere Dott. Giulio Weiss, è stato riconosciuto al Fondo di Previdenza, da parte del Ministero del Tesoro, la natura di Ente Organo interno dell’Amministrazione Lavoro e quindi non soggetta alle norme di legge per la soppressione e la liquidazione degli Enti inutili.

Con Decreto interministeriale Lavoro-Tesoro del 20/05/1998 ai sensi della legge 4/12/1956 n. 1404 sono stati nominati gli Organi di liquidazione e di controllo del Fondo di Previdenza ULMO, e quindi della Gestione Speciale Collocatori Comunali con la premessa di addivenire alla stipula della convenzione-accordo tra Ministero del Lavoro e la categoria interessata in merito alla utilizzazione delle eccedenze di pertinenza alla gestione speciale dei Collocatori Comunali.

Solo alla fine dell’anno 2000, dato il particolare interessamento del Capo Gabinetto del Ministro del Lavoro, del Prof. Piero Calandra e dei Consiglieri Dott. Pietro Gambioli e Antonio Vinciguerra è stato possibile ottenere un parere espresso dall’Avvocatura Generale dello Stato, che ha permesso di risolvere il contenzioso con gli Organi di liquidazione in ordine all’esatta individuazione del soggetto riguardante il termine “Categoria interessata” titolato a sottoscrivere l’accordo delle Organizzazioni Sindacali di categoria dei Collocatori Comunali più rappresentative.

Ciò ha consentito dopo anni di contenzioso di sottoscrivere, in data 27/12/2000 con la Direzione Generale del Personale Dott.ssa Paola Chiari e il Dott. Alessandro Falco all’uopo delegati dal Ministro del Lavoro e dalla Previdenza Sociale, l’accordo per la utilizzazione delle eccedenze economiche risultanti dalla Gestione Speciale del Fondo di Previdenza degli ex Collocatori Comunali.

L’intesa sottoscritta dalle parti ha permesso alle Organizzazioni Sindacali firmatarie di formalizzare con Atto Notarile in data 31/1/2001 la Costituzione e la stesura dello Statuto della Fondazione denominata “Prof. Massimo D’Antona (Onlus)” alla memoria di un grande studioso e di un uomo professionalmente impegnato nel settore delle problematiche politiche e giuridiche riguardanti il mondo del lavoro.

Gli scopi della Fondazione oltre a quelli previsti dall’arto 10 del Decreto Legislativo n. 460 del 4/12/1997 e mutualistici, nello spirito di continuità con l’ex Fondo di Previdenza, si prefigge di: svolgere assistenza sociale e socio-sanitaria; tutelare i diritti civili degli associati, offrire assistenza diretta ai lavoratori pensionati che si trovino in particolari condizioni di svantaggio e bisogno, destinare borse di studio ai figli dei dipendenti del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e di quanti diventano soci ai sensi dell’ art. 4 dello Statuto per le migliori Tesi di Laurea in Diritto del Lavoro.

L’attività che la Fondazione si prefigge di esercitare è rivolta a tutto il personale della Amministrazione Lavoro, compreso la Dirigenza, sia in servizio che in quiescenza o transitato presso altre Amministrazioni pubbliche.

Gli ex Collocatori a Contratto, per statuto, sono considerati soci onorari e come tali esentati dal pagamento della quota associativa.

Il Personale tutto e le Organizzazioni Sindacali con il supporto della Amministrazione Lavoro hanno senza dubbio raggiunto e conseguito, con la costituzione della Fondazione “Prof. Massimo D’ Antona (Onlus)”, l’obiettivo di realizzare un importante organismo di servizio per tutto il personale in servizio o che abbia avuto un rapporto di lavoro con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, di grandissimo interesse e di enorme rilevanza per il futuro.

(*)= Primo Presidente della Fondazione

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